La cervicalgia
Con il termine cervicalgia si definisce un dolore generico al collo, nella zona posteriore, che può essere acuto (dolore che compare e scompare nel giro di qualche giorno) oppure cronico (dolore che con il tempo diminuisce di intensità ma che rimane sempre presente, o che torna fuori con determinati movimenti o assumendo specifiche posizioni).
Approssimativamente, metà di tutti gli individui provano un’esperienza di forte cervicalgia nell’arco della propria vita. (Fejer R, 2006)
Il dolore tendenzialmente parte dalla zona del collo ma può essere locale sulla porzione cervicale oppure può irradiarsi verso la testa, portando talvolta a emicrania, o può diffondersi verso le articolazioni vicine, come spalle o tratto toracico.
cause della cervicalgia
Il tratto cervicale è costituito da una molteplicità di strutture anatomiche e funzionali: ci sono le vertebre che tra di loro formano le articolazioni che permettono i movimenti di rotazione e flesso-estensione della testa. All’interno delle vertebre è alloggiato il midollo spinale, che trasmette l’impulso nervoso dal cervello al resto del corpo. Queste strutture sono poi sorrette e coordinate dall’azione passiva dei legamenti e da quella attiva della muscolatura scheletrica.
C’è una sostanziale eterogeneità nella letteratura scientifica: i più importanti studi hanno confermato come in media il 37,2% delle persone riporta dolore nella zona cervicale nel corso di un anno. La prevalenza è maggiore nelle donne, con un plateau nella fascia d’età media. Inoltre, la cervicalgia è associata a mal di testa, dolore alla schiena, dolore alle articolazioni vicine e talvolta depressione. (Fejer R, 2006)(Hogg-Johnson S, 2008)( Fernández-de-las-Peñas C, 2011)
Il dolore nella zona cervicale è causato da una alterazione delle strutture che la compongono, e si può distinguere una natura vertebrale e una più muscolare della cervicalgia:
- La cervicalgia di natura vertebrale tende a manifestarsi a causa di condizioni genetiche particolari (canale vertebrale più stretto, lassità legamentosa, rettificazione del tratto cervicale eccetera) a causa di traumi evidenti oppure a causa di patologie di degenerazione vertebrale (come l’artrosi o la spondilosi cervicale) che portano con il tempo a una condizione di dolore nel tratto cervicale. Questo tipo di cervicalgia tende a peggiorare con il tempo, anche in maniera non rapida, con il rischio di coinvolgere anche le strutture nervose e quindi di irradiare il dolore in altre parti del corpo.
- La cervicalgia di natura muscolare è la forma più comune e diffusa che può conseguire ad una postura non corretta protratta nel tempo, oppure in seguito ad un brusco movimento del tratto cervicale (come un colpo di frusta) che porta a un irrigidimento della muscolatura del collo e della parte alta della schiena. Tendenzialmente i difetti posturali sono la causa principale delle cervicalgie di tipo muscolare. Una posizione non corretta (che può essere quella assunta dopo tanto tempo che si sta davanti a un computer, o quando si guida per molte ore di fila, o anche quando si sollevano o spostano pesi senza un corretto pattern di movimento) porta a modificazioni non solo sul tratto cervicale, ma le disfunzioni si ripercuotono su tutta la colonna vertebrale e sulle articolazioni vicine come spalle o il tratto dorsale. Inoltre se l’allineamento del capo e del tratto cervicale non è corretto, con il tempo il collo è predisposto ad effetti degenerativi di usura che possono portare, successivamente, ad avere problematiche anche di tipo vertebrale.
Un irrigidimento del tratto cervicale può portare dolore anche all’arto superiore, con disturbi di forza muscolare (sensazione di fare più fatica per muovere l’arto) e/o disturbi sensitivi (sensibilità dell’arto superiore alterata).
i fattori di rischio della cervicalgia
Una review sistematica condotta da McLean et. al (2010) ha racchiuso diversi studi sulla cervicalgia, trovando le evidenze scientifiche maggiori per i seguenti fattori di rischio:
- Sesso
- Età anziana
- Tipo di lavoro
- Basso supporto economico a livello sociale o nel lavoro
- Fumo
- Episodi di Lombalgia
- Episodi passati di cervicalgia
A questi vengono poi aggiungi, con evidenze scientifiche minori, la predisposizione genetica, gli atteggiamenti posturali scorretti, una ridotta mobilità della parte superiore del corpo, eccessiva sedentarietà ed eccessivo stress emotivo.
La diagnosi deve essere effettuata da uno specialista, attraverso un esame obiettivo e con il supporto di indagini strumentali, come la radiografia o la risonanza magnetica, se ritenute necessarie. Varie figure professionali possiedono le competenze per stilare una diagnosi accurata di cervicalgia: il fisiatra, l’ortopedico, il neurologo; è compito del medico di base indirizzare il paziente verso il professionista più adeguato.
come viene affrontata la cervicalgia in fisio10
La cervicalgia deve essere trattata sia in acuto per eliminare il prima possibile il dolore e gli indolenzimenti che limitano movimento e le attività di tutti i giorni, sia in cronico per evitare una cervicalgia di fondo che rimane sempre presente e che questa venga protratta nel tempo, portando poi a disfunzioni più gravi e più difficilmente risolvibili.
Nella nostra struttura, la cervicalgia viene trattata ed esaminata sotto tutti gli aspetti. Avendo il dolore molteplici cause, viene eseguita una corretta ed accurata diagnosi, da parte del medico della struttura, per individuare la causa principale e scegliere il percorso riabilitativo.
Oltre a un’indagine anamnestica per comprendere le modalità di insorgenza della cervicalgia, vengono eseguiti degli esami e dei test specifici per verificare il corretto funzionamento dell’apparato osteo-muscolare (presenza di contratture muscolari, instabilità vertebrali, lassità legamentose) e l’integrità delle funzioni neurologiche (forza dei muscoli, simmetricità nei movimenti, sensibilità tattile e vibratoria).
La maggior parte delle cervicalgie è di natura semplice ed è causata da contrazioni muscolari, le quali si risolvono in pochi giorni con l’aiuto di qualche trattamento massoterapico. Se la cervicalgia insorge di frequente oppure dura per un lasso di tempo prolungato, l’obiettivo è quello di migliorare la funzionalità dell’apparato cervicale attraverso un percorso riabilitativo con esercizi mirati, norme educative per affrontare al meglio gli episodi di dolore ed una corretta educazione su come muoversi correttamente per non aumentare le tensioni nella zona cervicale.
Ci sono evidenze nella letteratura scientifica su come gli esercizi di stretching e rafforzamento muscolare dei muscoli della zona cervicale e scapolare forniscono un sollievo a medio-lungo termine per il dolore da cervicalgia. (Kaya TM, 2012)(Sihawong R, 2011)(Bertozzi L, 2013)
Oltre alle terapie conservative e manuali fornite dai fisioterapisti della struttura, c’è anche del personale esperto del movimento pronto a insegnare il corretto movimento e il mantenimento di una adeguata postura, attraverso esercizi per la tonicità muscolare e per il rilassamento delle zone più contratte.
In un ampio studio randomizzato su 206 pazienti con cervicalgia, la terapia fisica accompagnata da esercizi regolari hanno prodotto una riduzione maggiore del dolore al collo in un periodi di 6 settimane rispetto all’approccio conservativo più tradizionale. (Kuijper B, 2009)
L’obiettivo della nostra struttura rimane sempre lo stesso: la salute della persona a 360°.
bibliografia
- Fejer R, Kyvik KO, Hartvigsen J. The prevalence of neck pain in the world population: a systematic critical review of the literature. Eur Spine J. 2006;15(6):834-848;
- Hogg-Johnson S, van der Velde G, Carroll LJ, et al; Bone and Joint Decade 2000-2010 Task Force on Neck Pain and Its Associated Disorders. The burden and determinants of neck pain in the general population: results of the Bone and Joint Decade 2000-2010 Task Force on Neck Pain and Its Associated Disorders. Spine (Phila Pa 1976). 2008;33(4, suppl):S39-S51;
- Fernández-de-las-Peñas C, Hernández-Barrera V, AlonsoBlanco C, et al. Prevalence of neck and low back pain in community-dwelling adults in Spain: a population-based national study. Spine (Phila Pa 1976). 2011;36(3):E213-E219;
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- Kuijper B, Tans JT, Beelen A, Nollet F, de Visser M. Cervical collar or physiotherapy versus wait and see policy for recent onset cervical radiculopathy: randomised trial. BMJ. 2009; 339:b3883.
- Steven P. Cohen, Epidemiology, Diagnosis, and Treatment of Neck Pain, doi.org/10.1016/j.mayocp.2014.09.008
- McLean, Sionnadh Mairi, Stephen May, Jennifer Klaber-Moffett, Donald Macfie Sharp, and Eric Gardiner. "Risk Factors for the Onset of Non-specific Neck Pain: A Systematic Review." Journal of Epidemiology and Community Health (1979-) 64, no. 7 (2010): 565-72. Accessed August 10, 2020. www.jstor.org/stable/40794038.