Sindrome femoro-rotulea
Il dolore nella zona anteriore del ginocchio, meglio conosciuto come dolore femoro-rotuleo, è una particolare condizione che coinvolge l’articolazione del ginocchio, manifestando dolore, nella zona anteriore sottostante alla rotula, senza una causa specifica e nota.
L’incidenza del dolore femoro-rotuleo è molto alta, e si stima colpisca circa 22 persone ogni 1000 abitanti ogni anno1-2.
Le cause che portano a una condizione di dolore nella parte anteriore del ginocchio possono essere molteplici, vengono citate di seguito le più comuni:
- Danno anatomico a livello della rotula o della sua cartilagine;
- Mal posizionamento della rotula, sia ad arto fermo che mentre sto camminando o correndo;
- Una debolezza muscolare degli arti inferiori (soprattutto del quadricipite e degli extrarotatori dell’anca);
- Attivazione ritardata del vasto mediale;
- Rigidità degli arti inferiori3-6.
La sintomatologia prevede un dolore molto intenso nella zona anteriore del ginocchio, talvolta così intenso da doversi fermare e sospendere l’attività fisica. Secondo alcuni autori, nel lungo termine, il dolore femoro-rotuleo ha un’alta probabilità di portare a una condizione di artrosi7-9.
indicazioni della letteratura scientifica sulla sindrome femoro-rotulea
Negli ultimi anni la scienza ha fatto passi enormi nella comprensione di questa condizione dolorosa, analizzando tutte le variabili che tendono a portare a questo tipo di patologia. Di seguito verranno riportati i punti più importanti evidenziati dalla letteratura scientifica:
- Il maltracking della rotula (con maltracking si intende uno squilibrio del corretto scorrimento dinamico della rotula) gioca un ruolo chiave nel dolore femoro-rotuleo. Uno studio ha dimostrato, attraverso una risonanza magnetica dinamica, che i pazienti che soffrivano di dolore femoro-rotuleo durante uno squat avevano una maggiore lateralizzazione della rotula e una maggiore inclinazione della stessa rispetto al gruppo sano10. Un altro studio ha mostrato che una rotula ipermobile ha una correlazione significativa con l’incidenza del dolore femoro-rotuleo11.
- Alcuni autori hanno dimostrato come il maltracking della rotula nei pazienti con dolore femoro-rotuleo è strettamente correlato con uno squilibrio nell’attivazione del vasto mediale e di quello laterale. Nei pazienti con sindrome femoro-rotulea, il vasto laterale si attiva prima di quello mediale, mentre nel gruppo di controllo questa cosa non succede12-13.
- Alcuni studi riferiscono che un aumento dell’angolo Q dell’anca è associato a sindrome femoro-rotulea14-15. Ciò potrebbe indicare che la causa del maltracking della rotula e lo squilibrio del vasto laterale potrebbe non essere la causa di una disfunzione anatomica, ma la conseguenza di un pattern di movimento scorretto, sia statico che dinamico16-17, creando un disallineamento articolare. Ricerche recenti hanno dimostrato come il disallineamento funzionale non nasce dall’articolazione del ginocchio, ma piuttosto dall’articolazione dell’anca per via di una debolezza dei rotatori esterni (piccolo-medio gluteo)18-19-20.
- Una rotazione interna della tibia, che porta a un maltracking della rotula, può anche essere dovuta all’eversione della caviglia21-22.
trattamento della sindrome femoro-rotulea in fisio10
All’interno del nostro centro fisioterapico abbiamo un iter ben preciso per la cura del paziente, uno specifico per ogni tipo di patologia o problematica.
Per affrontare una sindrome femoro-rotulea, come prima cosa, si esegue una visita dal medico specifico, in modo da inquadrare la situazione e definire, assieme al paziente, il percorso riabilitativo più idoneo ed efficace. Il medico dovrà, oltre fare una diagnosi del problema, decidere se la terapia riabilitativa dovrà essere chirurgica o conservativa.
Uno studio randomizzato ha dimostrato come, un gruppo di persone con sindrome femoro-rotulea che ha subito un intervento di artroscopia, in combinazione con dei trattamenti fisioterapici, non ha avuto degli effetti positivi maggiori rispetto alla semplice fisioterapia. Pertanto, il trattamento della sindrome femoro-rotulea è principalmente non operativo23.
La terapia conservativa consiste nella rimozione del dolore (attraverso terapie strumentali, come la tecar terapia o la laser terapia) e nel lavoro attivo tramite esercizi specifici: questa fase, eseguita all’interno della palestra di rieducazione funzionale, permetterà alla persona di tornare a muoversi correttamente, sistemando tutti quegli atteggiamenti posturali che con il tempo portano tensioni a livello della rotula.
Il focus del nostro centro rimane sempre lo stesso: la salute della persona al primo posto.
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